LE FIABE PER ... PREPARARSI ALLA NASCITA
Un aiuto per grandi e piccini
Come ci si prepara a diventare mamma o papa?
Come si può "lavorare insieme" per diventare genitori?
Come si aiutano i più piccoli ad essere pronti, quando arriverà il fratellino o la sorellina?
Utilizzando le favole che sono il linguaggio dei più piccoli. Non solo dei fratellini già nati, ma anche del piccolo che deve nascere e (perchè no) di coloro che stanno per diventare genitori e possono - sin da ora - relazionarsi con lui: parlargli, raccontargli una storia, giocare e immaginare come sarà.
Le fiaba per prepararsi alla nascita, Elisabetta Maùti, pagg. 144 - € 17,00 – Ed. Franco Angeli
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UNA FIABA PER OGNI PERCHÈ
Spiegare ai bambini perché succedono le cose
L’arrivo di un fratellino, la paura del buio, l’inizio dell’asilo o l’assenza di uno dei genitori sono situazioni difficili per un bambino perché generano paura e senso di impotenza. D’altra parte le spiegazioni razionali sono premature in età prescolare e rischierebbero di chiudere la comunicazione, senza aver permesso una comprensione reale di quanto sta avvenendo.
Tuttavia parlano e capiscono molto bene il linguaggio delle fiabe.
Attraverso favole brevi, corredate da illustrazioni semplici, i bambini potranno entrare in contatto con situazioni che riconoscono difficili per loro, rispetto alle quali non sono ancora attrezzati a reagire. Genitori, nonni e operatori disporranno di 10 storie dove i protagonisti sono fiori e bottoni, campane e lumache, con le quali dare senso e far capire quanto ci succede.
La convinzione che ogni bambino debba e possa essere messo in grado di superare i momenti difficili della sua vita, attraverso gli strumenti che l’adulto saprà fornirgli, è alla base di questo testo. Aiutare i bambini a sapere che a volte le cose possono essere meglio di quanto sembrano, è il compito degli adulti che lo circondano.
“..Credo che l’infanzia sia l’età in cui devono essere piantati i semi della fiducia e della speranza. È un pò come far fare un tratto di strada ad un bambino, senza lasciarlo solo, ma senza neppure prenderlo in braccio. Spesso è meglio dargli semplicemente la mano e passare insieme attraverso le cose che ci capitano.”
Una fiaba per ogni perché, Elisabetta Maùti, pagg. 160 - € 15,50 – Erickson – per i lettori da 2 a 5 anni
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COSA MI RACCONTI, MIAGOLINA?
Aiutare i bambini a parlare di sè
Sono le emozioni a dare senso nostra alla vita, prima lo capiamo, meglio è.
Sin da quando sono molto piccoli, i bambini fanno esperienza del mondo attraverso le loro emozioni; paura, amore, gelosia, rabbia, fiducia e piacere sono solo le prime che vengono in mente. Molto prima che dai pensieri, la loro vita, è abitata e colorata dalle emozioni. E tuttavia, proprio perché fanno fatica a maneggiare i pensieri, le loro stesse emozioni li sopraffanno: non le sanno descrivere, non riescono a dire ciò che provano, fanno fatica a fronteggiare quello che vivono. Per questa ragione utilizzano il pianto e il riso, il capriccio o l’aggressività che li aiutano a gestire – almeno in parte – quello che sentono.
Nasce così Miagolina, una bambina di 4 anni che racconta al giovane lettore quello che le capita, mescolando realtà e fantasia, felicità e dispiacere, attese, speranze e desideri. Ascoltare il racconto della vita di Miagolina, vivere con lei le sue avventure, ha lo scopo di aiutare i giovani lettori a riconoscere ciò che sentono, a rivivere con lei, le loro paure, a condividerne i turbamenti e a comprendere le emozioni positive, come quelle negative.Solo abituandosi a tollerare ciò che provano, potranno con il tempo arrivare ad esprimerlo.
Far parlare i bambini delle proprie emozioni ha un duplice vantaggio: prima di tutto ci aiuta a capirli e a conoscerli. In secondo luogo, offre loro la possibilità di comprendere che si può parlare di tutto. Con il tempo, il loro discorso diventerà più ricco ed elaborato, permettendo quei ragionamenti che possono arginare la forza delle emozioni, dare loro senso, far confluire l’energia che portano, per dirigerla dove vogliono.
Il percorso da fare con Miagolina è una vera e propria educazione all’emotività, attraverso la parola, che inizia oggi, quando ancora sono piccoli, ma i cui frutti verranno colti domani, da adolescenti prima e da giovani e adulti più tardi.
Cosa mi racconti oggi? Elisabetta Maùti, pagg. 150 - € 16,00 – Edizioni Erickson – per i lettori da 3 a 8 anni
GIORGINO MANGIABOMBE E ALTRE STORIE RABBIA, TRISTEZZA E AGGRESSIVITA’ NELL’INFANZIA - COME AIUTARE I NOSTRO BAMBINI A RICONOSCERLE, AFFRONTARLE E DISINNESCARLE
Anche i bambini (come i grandi) si arrabbiano, ma la difficoltà nasce per loro nel momento in cui devono esprimere ciò che provano: spesso sono i primi a non sapere cosa li fa stare tanto male.
La rabbia e l’aggressività nei bambini sono originate dalla sofferenza e dal senso di impotenza dovuto a situazioni che loro subiscono e nelle quali non sono in grado di esercitare un controllo:· quando i genitori litigano;
· quando si separano, divorziano, stanno lontani tra loro;
· quando la nascita di un fratellino scatena la gelosia;
· quando si sentono soli per l’assenza e la mancanza di un adulto di riferimento.
Queste sono alcune delle cause più comuni di rabbia e di aggressività tra i bambini.
Qual è il nostro compito di adulti? Come possiamo aiutarli?
La prima cosa è riconoscere la sofferenza sottostante ai comportamenti aggressivi. Se riusciamo a riconoscerla e ad aiutare i nostri bambini ad affrontarla – eviteremo che si trasformi in rabbia, generando comportamenti aggressivi che vengono puniti, scatenando un circolo negativo.
Per aiutare i bambini a metter in parole il loro malessere possiamo farci aiutare dalle favole. Nasce così la storia di Giorgino, che si trova a passare l’estate dai nonni. Grazie alla loro compagnia verrà aiutato a parlare di ciò che “gli fa esplodere le bombe nello stomaco”.
Dedicato a tutti i bambini che faticano a parlare delle proprie emozioni, Giorgino può essere letto come una favola, ma anche utilizzato come un canovaccio attraverso cui – insieme al bambino – capire quali sono le sue aree di sofferenza o di dispiacere, prima che questa si trasformi in rabbia.
Giorgino Mangiabombe e altre storie per bambini che non hanno paura delle emozioni, Elisabetta Mauti, Ed. Erickson, collana Capire con il cuore, pp. 144, € 15,00
STORIE PER LA PAPPA E PER LA NANNA
Perché la pappa e la nanna siano i momenti più belli della nostra vita insieme
Mangiare e dormire sono i momenti chiave dei primi anni della nostra vita.
Quelli dei pasti e del sonno dovrebbero essere momenti piacevoli e sereni, ma per molti bambini – e per i loro genitori – non lo sono affatto.
“Non ho fame!”
“Non mi piace!”
“Mangiatelo tu!”
Mentre la pasta si raffredda, il clima si surriscalda.
Bambini che protestano contro il pigiama, schizzano fuori dalla loro stanza: vogliono la mamma, il papà, la luce accesa, il latte.
Mentre diminuisce il tempo “libero” del dopocena, cresce la frustrazione.
Le favole hanno il grande obiettivo di costruire un rituale intimo e privato, che accompagna il momento della nanna, del sonno e del necessario lasciarsi andare; oppure quello del pasto, del mangiare insieme, del condividere e parlare.
Perché la pappa e la nanna siano (o tornino ad essere) tranquilli e gradevoli, questo libro propone 20 simpatiche favole da condividere con i più piccoli dai 2 ai 5 anni, per aiutarli a scoprire il sano gusto del mangiare e del dormire.
Storie per la pappa e per la nanna, Elisabetta Maùti, pagg. 192 - € 15,50 – Ed. Erickson – Collana Capire con il cuore. Per lettori da 2 a 5 anni
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